“Le sensazioni sono i dettagli che compongono la
storia della nostra vita.” (O.Wilde)
La storia è custode
della memoria di un territorio ed è grazie ad essa che è possibile sviluppare
un senso d’identità collettiva, quella appartenenza che lega indissolubilmente
persone a luoghi, cuori a pietre, emozioni che sovrastano il tempo.
Questa è la storia di
una rinnovata passione, della forte volontà di rafforzare un antico legame, di
tramandare la “fede dei nostri avi” e renderla immortale. Racchiude in sé molto
di più di una narrazione di cronaca, racconta l’elezione, l’appartenenza, la
salda volontà di lasciare un segno tangibile che faccia rivivere vincoli
antichi. Mai sottomessi, mai domi, ma sempre fieri e orgogliosi.
Questa è la storia di
un respiro unisono, è la storia della Fontanina.
La sua testimonianza è
doveroso lasciarla alle parole di colui che ne è stato fervente protagonista e
che ha lasciato il segno non solo per la sua amata Contrada ma per tutta Siena:
Victor Hugo Zalaffi, fervente contradaiolo della Chiocciola e, all’epoca,
economo della stessa. Ideatore, insieme all’allora Priore Orlando Peccianti,
della Sezione Piccoli Chiocciolini (nata soprattutto allo scopo di insegnare ai
bambini a suonare il tamburo e a girare la bandiera) di cui fu Presidente per
ben 20 anni, dal 1933 al 1953, organizzando un incredibile numero di attività
per i bambini tra cui gite extra moenia e doposcuola. Istituì la Compagnia
teatrale delle giovani attrici portandole con grande successo sui più
importanti palcoscenici di Siena.
“Il giorno 30 Maggio
1930, causa principale una grandissima crisi industriale ed artigiana che si
era abbattuta negli anni 1929 e 1930 nell’Italia e all’estero, ed in seguito
pure ad alcune divergenze in seno alla mia famiglia, con immenso dolore fui
costretto a dimettermi da direttore della officina artigiana della lavorazione
del ferro battuto, lavorazione da me iniziata da giovinetto sotto
l’insegnamento di mio padre deceduto nell’anno 1926, lasciando il tutto nelle
mani dei miei congiunti e cercando, per me, una nuova occupazione. Grazie
all’interessamento dell’amico carissimo, Sig. Orlando Peccianti, Priore della
Contrada della Chiocciola, il quale era da molto tempo a conoscenza della mia situazione,
nel mese di Giugno del 1930 potei ottenere un contratto con la Società Belga,
proprietaria dell’officina del Gas di Siena, per l’appalto dell’esattoria.
Il giorno 1° Luglio del
1930 quindi iniziai il nuovo lavoro ed il giorno 16, recandomi in via
Pantaneto, a piano terra del palazzo dove attualmente trovansi gli uffici della
Previdenza Sociale, mi presentai nello studio del Prof. Fulvio Corsini, artista
da me ben conosciuto per avergli più volte eseguito alcuni lavori in ferro
battuto da lui stesso disegnati. Dopo una lunga chiacchierata sulle cause
dell’abbandono dell’arte avita e sul nuovo lavoro che stavo svolgendo egli mi
fece visitare il suo studio, dove si trovavano molti suoi lavori in gesso, e fu
con viva curiosità che mi soffermai, maggiormente, ad ammirare un suo lavoro
composto da una grande chiocciola con putto a cavallo della medesima.
Con la mia meraviglia e
rallegrandomi con il Professore, questi essendo a conoscenza che da tempo
ricoprivo la carica di Economo della Contrada della Chiocciola, e cioè
dall’anno 1925, mi propose una sua idea e cioè far fondere quella sua opera in
bronzo per costruire una fontanina e collocarla presso la piazzetta antistante
la Sede della Contrada.
Essendo a conoscenza
delle condizioni finanziarie della Contrada, dopo le grandiose vittorie
riportate nella Piazza del Campo negli anni 1924-1925-1926, e le cifre,
purtroppo grosse per quei tempi, che erano rimaste da pagare, con garbo promisi
al Professore che della proposta avrei parlato nella più prossima adunanza, ai
componenti il Seggio. La sera stessa ne parlai al Priore, Sig. Orlando
Peccianti e dopo alcuni giorni, feci il possibile di accompagnarlo a visitare
lo studio del Prof. Corsini ad ammirare la bellissima opera in gesso.
Il Peccianti, pur
rimanendo entusiasta del lavoro ed ascoltando tutte le belle parole del
Professore, il quale pur di fondere in bronzo l’opera prometteva di venire
incontro alla Contrada, non potè impegnarsi e con me salutò l’ospite
promettendogli di studiare la cosa.
Passarono alcuni anni
ed io, visitando ogni mese lo studio del Corsini, ogni volta tornavamo
sull’argomento “fontanina”.
Nella primavera
dell’anno 1933, il Peccianti su mie insistenze ottenne l’approvazione in una
adunanaza di Seggio, a dare vita ad una Sezione per i bambini della Contrada e
quale Economo della Contrada stessa ebbi l’incarico della organizzazione e la
nomina a Presidente.”
Segue una breve
descrizione della nascita della nuova “Istituzione Contradaiola” con la
cerimonia organizzata, il suo programma ed i nomi dei primi Piccoli
Chiocciolini iscritti. La Sezione Piccoli Chiocciolini fu la prima istituzione
nata a Siena per “accompagnare” i bambini nel loro percorso contradaiolo, e rappresenta
ancora oggi, un importantissimo cardine della Contrada. Tralascio la sua storia
in questo contesto perché, anche se strettamente connessa, rischierei di non
darli il giusto valore o di non dare giusta voce alla nostra Fontanina.
Riprende Victor Hugo
Zalaffi:
“Nei primi mesi
dell’anno 1934, il Prof Corsini mi consegnò il bozzetto della fontanina
affinchè potesse essere veduto ed approvato dai componenti il Seggio, bozzetto
che trovasi, ancora oggi, presso la sede della Contrada. Il bozzetto venne
senz’altro approvato; mancavano soltanto i soldi per far eseguire il lavoro.
In quegli anni la vita
della Sezione Piccoli era fiorente; oltre cento bambini di ambo i sessi,
frequentavano i locali sociali prendendo parte a tutte le manifestazioni
contradaiole.
Al Priore Peccianti
venne l’idea di far iniziare ai piccoli la raccolta dei fondi “Pro Fontanina”
affidandomene l’incarico. Con una adunanza generale li chiamai unitamente ai
propri familiari, comunicando loro l’idea geniale del nostro Priore ed
iniziando una gara fra maschi e femmine, ritrovandosi ogni settimana, il sabato
sera, per quella raccolta di soldi.
Il Signor Balò Adamo,
Vice Cancelliere della Contrada, di professione fotografo, a proprie spese
eseguì la fotografia del bozzetto della fontanina facendo stampare alcune
centinaia di copie formato cartolina inviate, a mia volta, ai genitori dei
bambini iscritti alla Sezione e ad oltre duecento benemeriti dell’Istituzione
che mensilmente pagavano una quota volontariamente da essi sottoscritta, a
favore della Sezione Piccoli Chiocciolini.”
Il 13 agosto 1935 si
spense improvvisamente Orlando Peccianti e venne nominato Priore il Cav. Guido
Tuci. Nel 1936 rinacque la Società fra i contradaioli col nuovo nominativo
“Dopolavoro la Chiocciola” (Presidente il Sig. Rinaldi Alfio). La Sezione si
affiancò al Dopolavoro condividendo i medesimi locali.
“Continuando la
raccolta dei soldi, eseguita come sopra detto ogni sabato dai piccoli della
Sezione, finalmente nel mese di Giugno dell’anno 1937 consegnai, nelle mani del
Prof. Corsini, la somma occorrente per far eseguire la fusione in bronzo
dell’opera sua.
Il Corsini di persona
si recò a Firenze, a tutte sue spese, per assistere la fusione. Il giorno 19
Settembre 1937 mi venne consegnato il bellissimo bronzo che deposi presso i
locali della Contrada. Ora bisognava continuare la raccolta dei soldi per far
eseguire la base in travertino e le spese della festa per l’inaugurazione.
La “Fontanina” non
poteva essere più collocata sulla parete destra della piazzetta, causa
l’apertura di un porta per la nuova cancelleria e, comunicato questo al
Professore egli si mise al lavoro per eseguire una diversa sistemazione. Ma il
lavoro non fu portato a termine perché una terribile malattia colpì il Corsini
il quale, come il Priore Peccianti, non potè giungere a vedere realizzato il
suo sogno tanto desiderato.
Il giorno 16 Agosto
1938, la Contrada della Chiocciola riportò la sua 45° Vittoria sulla Piazza del
Campo con il cavallo “Sansano” ed il fantino “Tripoli”.
Nei giorni dei
festeggiamenti, e cioè il 18 e 19 Settembre, presso la Piazzetta della Contrada
venne esposto il bronzo della “Fontanina” […] Continuando a ritrovarsi ogni
fine settimana per la “Pro Fontanina”, alla fine dell’anno 1939 la somma di
denaro che trovavasi in cassa si avvicinava, a gran passi, alla cifra
occorrente per affrontare le spese preventivate per il basamento di travertino
e per festeggiare degnamente il grande avvenimento.
Tutto era pronto per
l’esecuzione di questa base quando ebbe inizio la seconda guerra mondiale.
Nella cassa “Pro Fontanina” vi si trovava la somma di £ 14.489,55, somma non
indifferente a quei tempi. La guerra continuava e nessuno poteva prevedere
quando sarebbe finita. Nell’anno 1943, il Marchese De Grolèe Virville, abitante
a Roma e creditore di una somma alla Contrada, pregava con una lettera inviata
al Priore Cav. Tuci di saldare la rimanenza del suo vecchio credito. Erano
tempi difficili specialmente per le Contrade […] Venne approvato all’unanimità
di consegnare tutta la somma alla Contrada come risulta dal verbale
dell’adunanza del Seggio in data 12 Marzo 1943.
Terminato il fragore
delle armi e ritornata la Pace i nuovi bambini iscritti alla Sezione
continuarono l’opera iniziata da coloro che si iscrissero nell’anno 1933. Venne
dato l’incarico al Prof. Egisto Bellini chiocciolino, di eseguire il bozzetto
della base in travertino e, nel medesimo tempo, inviai a tutti gli appartenenti
alla Contrada della Chiocciola, una circolare affinché venissero incontro alla
Sezione Piccoli. La somma versata, non inferiore a quella stabilita dal
Consiglio Direttivo della Sezione, promuoveva gli aderenti a essere nominati
“Grandi Benemeriti della Istituzione”.
Segue l’elenco dei
nominativi.
“Finalmente, dopo tante
peripezie, la sera del 28 Giugno 1947 con la strada di S. Marco e la Piazzetta
antistante l’Oratorio della Contrada trasformata con luci e colori, con il
suono delle campane, con il rullo dei tamburi, con canti gioiosi dei bambini e
con il suono di un complesso musicale, alla presenza di molte autorità
cittadine, dei Priori di tutte le Contrade con a capo il Rettore del
Magistrato, Conte Chigi Saracini, con i paggi maggiori della Contrada
dell’Istrice, nuova alleata, ed infine con una massa imponente di contradaioli,
venne inaugurata la prima fontanina, fra le 17 Contrade, tolse il panno che
ricopriva l’opera.”
Fu cantato dai bambini
l’Inno della Chiocciola, e Victor Hugo Zalaffi, con orgoglio e grande emozione
pronunciò un appassionato discorso concludendo con la speranza che si avverasse
presto la promessa contenuta nel motto, da lui ideato, inciso sulla base della
Fontanina e utilizzato “a mò di ritornello” nella canzone scritta per
l’occasione da Bruno Zalaffi, fratello di Victor Hugo:
“Quando alla Chiocciola vittoria arriderà
Questa
nostra fontana buon vino getterà”
Il Priore Cav. Uff.
Guido Tuci espresse grande orgoglio per la tanto desiderata opera ricordando
con “imperitura riconoscenza” Orlando Peccianti e Fulvio Corsini.
Il giornale “La Nazione”
del 2 Luglio 1947, pubblicò un articolo in cui descrisse con dovizia di
particolari il rione e la cerimonia di inaugurazione della fontanina che
“svelava l’intima essenza dello spirito contradaiolo”.
Pochi giorni dopo, il
21 Luglio 1947, sempre “La Nazione”, descrisse la benedizione data dal Mons.
Morbidi della fontanina: “…l’acqua ha zampillato dalle corna del chiocciolone”
e “un girotondo dei grandiosi bambini intorno alla fontana ha chiuso la simpatica
cerimonia”.
“La sera del 2 Luglio
1949 per festeggiare la strepitosa 46° Vittoria, riportata dalla Contrada della
Chiocciola, nella Piazza del Campo, dal cavallo “Lirio” con il fantino Eletto
Alessandri detto “Bazza”, dopo solo due anni dalla inaugurazione della “Fontana”
questa, per tutta la notte, gettò vino chianti rendendo festosi Chiocciolini e
non Chiocciolini che affollarono, numerosi, intorno alla bella fontanina.
Nel Settembre del 1948,
unitamente al Cav. Uff. Guido Tuci, Priore della Contrada stendemmo il Regolamento
per il Battesimo “Contradaiolo” da svolgersi con l’acqua della “Fontanina” da
attuarsi per l’anno successivo, regolamento approvato dai componenti il Seggio
della Contrada.” […]
“Il giorno 11 Settembre
1949, festeggiando con la “Cena della Vittoria” il Palio portatoci dal
cavallino “Lirio” nel grandioso programma dei festeggiamenti vennero inclusi ed
iniziati i primi “Battesimi Contradaioli”.
Furono battezzati i neonati:
1° = Peccianti Patrizia nata il 12 Agosto 1949
2° = Chellini Ferdinando nato il 5 Maggio 1949
3° = Golini Marco nato il 26 Aprile 1949”
Il battezzando, dopo la
cerimonia religiosa effettuata nella Chiesa della Contrada, veniva portato
davanti alla fontanina per ricevere il battesimo contradaiolo. Il Priore dava
lettura della formula ancor oggi, pur con alcune modifiche formali, utilizzata:
“Nel nome del Popolo di S. Marco, e con il
beneplacito dell’Eccellentissimo Seggio, io, Priore di questa gloriosa
Contrada, ti consacro Chiocciolino vita natural durante. Le cristalline acque
di questa fonte, infonderanno a te, pargolo, la fede dei nostri avi, e nello
stesso tempo, ti impongono il dovere di tramandarla alle generazioni future”
Dopo la lettura della
formula, il Priore stesso bagnava la fronte del bambino con l’acqua della
fontanina e da quel momento, allora come oggi, quella “fede” sarà il nostro
orgoglio per tutta la vita.
Patrizia Rossi
per le foto si ringraziano Michele Lorenzetti e Jacopo Bartolini
Articolo tratto dal Notiziario del Forumme del 30 Giugno 2020 dedicato alla Contrada della Chiocciola